giovedì 27 maggio 2021

Virus

Qualche giorno fa il sempre ottimo "IlPost" ha pubblicato questo articolo che parla di virus. Ma non del "solito" corona bensì dell'HIV. Ce ne siamo un po' dimenticati e direi anche a ragione ma andiamo con ordine. L'articolo ci racconta che oggi i sieropositivi (che in realtà è un termine ben più generico ma lasciamo perdere) possono vivere praticamente come una persona normale, sia in termini di aspettative di vita che di comportamenti. Pensate che sono possibili anche rapporti sessuali privi di protezione senza rischio di infettare il partner. Questo grazie a delle nuove terapie antiretrovirali. Fantastico, tutto risolto quindi? Non esattamente perché intanto manca un vaccino il che significa che il virus lo puoi contrarre comunque. Dicono che arriverà tra una decina d'anni ma sono vent'anni che lo dicono (sembra un po' la storia della fusione nucleare). Poi non abbiamo un farmaco "killer" il che significa che le attuali terapie "addormentano" il virus ma non lo eliminano. Quindi è importante il tempo della diagnostica perché se non viene "addormentato" subito si può sviluppare l'AIDS e allora sono dolori. Ma anche sul versante della diagnostica siamo al test fai da te, simile a quello per la glicemia. Infatti i numeri sono molti scesi da quei terribili anni 80 dove il virus ha mietuto vittime, ma questa discesa non è uniforme a livello planetario. Perché qui sta il problema : le terapie antiretrovirali sono (per ora) tanto efficaci quanto costose per cui o sei nato ricco o sei nato in un paese ricco. Nulla di nuovo sotto il sole, direi. Però a tutti quelli che oggi si mettono a filosofeggiare sui vaccini contro il coronavirus vorrei ricordare che esistono svariati milioni di persone che si farebbero vaccinare allegramente (pure con AstraZeneca) ma semplicemente non se lo possono permettere. Pensateci.

 

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