Come considerare questa notizia riportata da ANSA, buona o cattiva? Parliamo del dato relativo alle nascite negli Stati Uniti d'America che l'anno scordo (grazie anche al covid) ha raggiunto il valore di 1,6 figli per donna ben al di sotto di quel 2.1 che manterrebbe costante il numero degli abitanti. Bene o male? Io ho sempre avuto il pallino della sovrappopolazione per cui l'ipotesi, o meglio, il fatto che la popolazione di un paese diminuisca lo trovo un fatto positivo ma certo non scevro da problemi. Da un punto di vista economico vuol dire avere un paese di vecchi (almeno per parecchi anni) che quindi non contribuiscono al PIL (come direbbe Lady Moratti) mentre dal punto di vista politico vi è un indebolimento del paese stesso. Ma le risorse del pianeta non sono infinite anzi, oggi (per me che scrivo) è l'overshoot day per l'Italia (ad esempio), il che significa aver finito le risorse e intaccare quelle future. Come recita una geniale campagna pubblicitaria : "non basterà fare la pipì nella doccia", l'unico modo è diminuire i consumi ma senza diminuire la popolazione non sono come sarà possibile quadrare i conti. Ma come ho già detto una decrescita demografica non è "gratis" per cui molti vedranno questa notizia come una sciagura. Ma almeno metterà la parola fine ad una querelle che esiste da molti anni. Come riportato dall'articolo il calo delle nascite in America va avanti da molti anni (oltre 10) ed eccoci al punto. Non si può accusare gli stati di non fare abbastanza per le nascite! Molti semplicemente danno la colpa del calo bebè al fatto che non vi siano abbastanza sussidi. Ma la realtà ci dice che i paesi ricchi sono quelli dove si fanno meno figli, segno che è più importante avere sempre l'ultimo modello Audi, Apple o Tesla anziché ingrandire la famiglia. Certo in molti paesi poveri i figli sono partoriti come conigli senza pensare troppo al futuro che li attende ma dubito che in Italia, Giappone o gli USA ci siano tutti questi filosofi di scuola nichilista.
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