Tra quelli che considero miei maestri annovero anche Luca Sofri, il cui blog è intitolato al signore sopra raffigurato (vedi). Certo un riferimento piuttosto impegnativo ed in effetti alcuni suoi post non sono proprio adatti ad una trasmissione televisiva da domenica pomeriggio. Ne ho letto uno che parlava di forme di governo facendo un parallelo tra oligarchia e democrazia. La seconda prevale ma è in grossa crisi, in un certo senso uccisa dal "politically correct". Ad un certo punto del post dice : "Abbiamo demolito le divinità laiche della cultura e del sapere, disprezzando intellettuali, tecnici, sapienti". Vero, difficile disquisire, ma subito dopo fornisce quello che, mi spiace, è un discreto motivo per cui si è arrivati a questa epurazione degli intellettuali. Cita le parole che John Malkovich pronuncia nel film "I love you daddy". Ora sono appassionato di film ma questa pellicola mi era completamente sconosciuta ma ecco arrivare in mio soccorso Wikipedia. Notare che la pagina è in inglese, l'unica che esiste e recita che tale film doveva uscire nelle sale (americane) a Novembre ma è stato bloccato dalla casa di distribuzione, indovinate perché? Ma perché il regista è uno dei tanti accusati di molestie sessuali (ma negli Stati Uniti d'America non riescono proprio a tenere ferme le mani?). Una sbirciata su IMDB confermava che il film, dopo la presentazione al festival di Toronto, è uscito solo in Portogallo (?!). Ora non so in quale modo o sito il nostro Luca abbia visto il film ma direi che ha "peccato" due volte : davvero troppo snob citare una frase da un film che hanno visto uno sparuto gruppo di persone (chiamiamolo pure elitarismo), inopportuno scegliere un film il cui regista è accusato di molestie e siccome nessuno ha visto il film non possiamo neppure "assolverlo" in quanto regista di un capolavoro.
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