martedì 16 gennaio 2018

Hawaii

Credo che ben pochi pensino ancora al 50simo stato americano come ad un posto con ragazze agghindate con collane di fiori. L'arcipelago posto nel mezzo del Pacifico conta circa un milione e mezzo di persone di cui circa 400mila nella sua capitale, Honolulu. Quindi non proprio un posto disabitato. Cosa è successo qualche giorno fa? Sui cellulari dei residenti è arrivato un sms che preannunciava un attacco missilistico. Per fortuna dopo 38 minuti l'allarme rientrava in quanto si era trattato di un errore. A parte una certa figuraccia della decantata efficienza a stelle e strisce mi sono stupito della totale assenza di servizi su cosa sia successo laggiù. Certo ci hanno propinato le immagini di The Donald che ha continuato a giocare a golf visto che tanto si trovava in Florida ma non è quello che mi interessava. Ora proviamo un attimo a contestualizzare la situazione di un residente di Honolulu. Vi è in atto una crisi con la Corea del nord, crisi dove la parola nucleare è già stata usata fin troppo. Le Hawaii sono il primo lembo di terra americana nel Pacifico, quindi il primo ovvio bersaglio di un attacco coreano (non dimentichiamo Pearl Harbor) e ti arriva un sms che parla di un missile! Immagino gente che corre a recuperare i figli e si dirige fuori città, magari avendo prima fatto incetta di provviste, saccheggi , gente che prega. Forse ho visto troppi film di fantascienza ma mi pare non sia successo nulla di tutto ciò. Vuol dire che le persone sanno che in caso di guerra nucleare tanto vale darsi la pena di cercare un rifugio? Possibile oppure siamo talmente abituati alla nostra vita comoda che non possiamo neppure immaginare che possa finire.

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