Una volta si diceva prendere un granchio (espressione derivata dal mondo della pesca) per dire che avevi preso un abbaglio, ma l'accezione era solitamente bonaria. Temo che stavolta si tratti di un abbaglio piuttosto grave, che non può essere risolto con un sorriso. Mi riferisco al caso della infermiera di Ravenna (vedi). Breve riassunto : la nostra infermiera era stata accusata di aver ucciso con un dose di potassio una vecchietta ed in primo grado era stata condannata all'ergastolo. Ergastolo il che significa che i giudici hanno ritenuto che avesse ucciso intenzionalmente la vecchietta. In appello è stata considerata completamente innocente (la cosa implica che allora la anziana è morta banalmente di cause naturali) ed immediatamente scarcerata. Vuol dire che da assassina efferata è diventata una normale infermiera. Ora è ovvio che da qualche parte è stato fatto un grossolano errore e speriamo che lo abbiano compiuto i giudici del primo grado ma anche se fosse (purtroppo) stato commesso in appello meglio un colpevole libero che un innocente in galera. Motivo per cui sono contrario alla pena capitale che non può permettere il "recupero" di un errore. Non so come andrà a finire visto che nei fatti l'infermiera è sospettata di ben altre morti ma certo questo "balletto" dei verdetti non fa certo bene alla magistratura.
Ps in questi stessi giorni abbiamo visto anche la cancellazione della condanna di Bruno Contrada, altro pasticcio magistrale (ossia della magistratura) ma di questo forse ne parliamo un'altra volta.
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