Ho appena parlato (male) delle infrastrutture degli Stati Uniti d'America che mi trovo, diciamo per "par condicio", a parlare delle nostre infrastrutture. E per nostre intendo lombarde, ossia della regione più ricca di tutta la penisola che ha persino l'ambizione di essere in qualche modo capitale morale del paese. Mi riferisco alla Pedemontana, ed ho scelto una foto sbiadita proprio perché la fine di questa opera sembra davvero perdersi nelle nebbie del tempo. Francamente ho perso tutte le vicissitudini di questa opera con cambi di tracciato, 10 presidenti in 10 anni e costi ovviamente aumentati ma sembra che la fine sia ancora lontana. Questo articolo di "Milano Today" racconta l'ennesimo pasticcio. Devo ammettere che ho fatto fatica a capire esattamente l'argomento del contendere ma ammetto una certa svogliatezza nella lettura di questa vicenda. Comunque sembra che per un dissidio tra ditte il cantiere (o i cantieri) partiranno solo nel 2023 e dureranno altri 1000 giorni (che sembra un numero buttato giù tanto per. E, ripeto, tutto questo succede in Lombardia mica in Calabria. L'unica pallida speranza è che questa opera, una volta terminata, sia un po' più utile della sciagurata BreBeMi (altro esempio dello spreco dei soldi lombardi e non solo).
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