Un proverbio dice : "il problema dei figli non è farli ma mantenerli". Credo che si applichi benissimo a tante situazioni italiane soprattutto quando si tratta di realtà pubbliche. Come si evince facilmente dalla foto parlo del Bikemi, il servizio di bike sharing inaugurato dal comune di Milano ormai nel lontano 2008. Oggi è davvero figlio di un dio minore a partire dalla situazione del parco mezzi che già non erano gran ché come progetto ma adesso che il tempo ha iniziato ad infierire sono nella maggior parte dei casi dei "cancelli". Ma la gestione del servizio stesso è davvero penosa : l'altro giorno entrambe le stazioni sotto casa mia erano fuori uso, l'altra sera abbiamo dovuto passare 4 stazioni prima di trovare 2 bici e questo sull'asse Castello - piazza Duomo (pieno centro per i non milanese). Considero Milano una città dove le cose comunque funzionano ma non basta lanciare iniziative, vanno anche seguite. Sono troppo polemico? Forse ma il bikemi mi ha una seconda occasione di mostrare come il proverbio abbia ragione. Dopo la fine del lock down proprio le stazioni del bikemi sono state dotate di un dispenser di gel disinfettante. Meritevole e condivisibile iniziativa ma in capo a pochi giorni si sono svuotari e così sono rimasti. Se preferite usare termini inglesi che fanno fico : ennesimo caso di "storytelling" (che peraltro ha pure una sua traduzione anche se un po' lunga).
PS se credete nello zeitgeist intanto che scrivevo questo post mi è giunta una mail da parte di bikemi che dopo soli 5 giorni mi prometteva di affrontare il problema delle stazioni sotto casa, problema che peraltro è già stato risolto. Che considerazione vogliamo trarne?
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