mercoledì 20 giugno 2018

Ilva

Non ho mai avuto grande feeling con M5s anche se viste le ultime uscite di Salvini li sto almeno rivalutando. Ma nel senso che sono il minore dei mali ma tuttora mancano di senso pratico. Soprattutto quando a parlare è il loro guru, Beppe Grillo. Mi riferisco al problema enorme della Ilva di Taranto. Non questo il post(o)  per ripercorrere la storia della tormentata acciaieria ma certo la soluzione non è quella proposta da Grillo. Per i pochi che non abbiano avuto modo di leggere rammento che la proposta è quella di trasformare l'Ilva in un parco a tema sul modello di quanto fatto nella germanica Ruhr. Persino Stefano Feltri, giornalista in forza a "Il Fatto Quotidiano", che si occupa di economia boccia la proposta (mentre è diventato un sostenitore del reddito di cittadinanza). La bocciatura è banalmente dovuta al fatto che l'Italia non è la Germania, ossia noi non siamo un paese a piena occupazione anzi a Taranto se chiudi Ilva ti trovi una città disoccupata, e non saranno qualche decina di addetti al parco giochi che possono sostituire le migliaia di addetti ora impegnati. Purtroppo anche la soluzione proposta da M5s, in alternativa a quella di Grillo, non ha senso. Non possiamo statalizzare la acciaieria : primo perché le norme europee lo vietano, secondo perché la storia ha dimostrato che lo stato non sa gestire le industrie. Quindi meglio accettare la proposta di Mittal che almeno è uno che di acciaio ne capisce. Certamente vi saranno dei tagli ma sono inevitabili come lo saranno nel caso di un altro grande malato, Alitalia. Meglio tagliare un ramo che tutta la pianta.

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