Per capire cosa sta succedendo tra il nuovo governo e i nostri partner europei può forse essere utile una guida "colori". L'idea mi è venuta leggendo un articolo di Lorenzo Ferrari su "ilpost". Allora oggi nella nostra penisola abbiamo un governo giallo verde. Ora non so se qualcuno può arrogarsi la paternità di questa definizione ma la ho adottata subito in quanto evitava di usare altre sigle, tipo governo penta legato, che francamente non si potevano sentire. Ma veniamo ai colori dei due schieramenti : giallo per M5S e verde per la Lega. Esaminiamoli in chiave europea. Il giallo é anche il colore del Vaticano ma non ha portato molta fortuna a Virginia Raggi, sindaco di Roma. Giova ricordare che a livello di Parlamento europeo il M5S è apparentato con Ukip, il partito di quel buontempone di Nigel Farage. Questi , per chi se ne fosse scordato, sono i fautori della Brexit oltre a tutta una serie di idee diciamo un po' estreme e assai poco di sinistra. Vero che i gruppi parlamentari europei sono piuttosto elastici in termini ideologici ma ... Veniamo al verde. Devo dire che ho sempre digerito male il fatto che la Lega si fosse attributa il colore della ecologia. In effetti i Verdi , come movimento sono in grande sofferenza, ma con la solita ironia del destino, il loro colore è stato preso da una formazione che "vanta" una coscienza ecologica tendente allo zero (si veda la vicenda delle falde acquifere inquinate in Veneto). Ma torniamo al punto : la Lega in Europa é affiliata niente meno che al partito di Marine Le Pen (che ha da poco cambiato nome,il partito non lei). Ed in effetti la bionda Marine è stata recentemente a Roma proprio per festeggiare il nuovo governo. Ora tiriamo le somme, governo giallo verde anche ma certamente siamo ben lontani dalle tonalità vive e gioiose del Brasile, qui le sfumature scure abbondano quando non diventano addirittura nere.
Nessun commento:
Posta un commento