Il mio maestro, Michele Serra, ha dedicato, recentemente, un paio di "amache" al tema della distribuzione del reddito. Con l'affermarsi delle economie emergenti si rileva una concentrazione sempre più marcata della ricchezza nelle mani di pochi. Noto quasi una situazione paradossale : da un lato c'è una sempre maggiore attenzione alle disuguaglianze che riguardano donne, minoranze, gay persino animali ed embrioni. Tutti encomiabili obiettivi ma poi si accetta, tutto sommato tranquillamente, che certe persone guadagnino centinaia di volte lo stipendio di un operaio o un impiegato. Attenzione, ci piaccia o meno viviamo in un mondo capitalista quindi il tuo reddito è anche misura del tuo valore quindi più guadagni e più vali, il che è anche accettabile ma non a livelli di centinaia di volte. Sulla Repubblica (cartacea) di sabato Serra citava il premio Nobel (ahia) Joseph Stiglitz (notoriamente a favore di Occupy Wall Street) il quale "dimostra" che la concentrazione della ricchezza fa male al PIL! A parte il rischio di santificare sempre sto' PIL resta il fatto che un simile affermazione è stata fatta e motivata da un premio Nobel (2001). Speriamo solo che non sia un'altro errore del foglio Excel !
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