mercoledì 30 marzo 2022

Popolo

"La Russia non è Putin" è un po' un mantra che risuona ovunque. Lo ha detto anche il sindaco di Milano, Beppe Sala, in un recente discorso che ha tenuto nell'ambito di una manifestazione per la pace. Trovate il resoconto qui e già l'articolo, direttamente nel titolo, introduce l'argomento di questo post. Se è vero che la Russia non è Putin, allora cosa fa il popolo russo? Vi è stata qualche forma di dissidenza ma diamine parliamo di un numero di persone in linea con un convegno di terrapiattisti! E lassù sono 150 milioni. Anche la tanto celebrata "intellighentia" forse si crogiola nel confortevole abbraccio di Putin. Certo tutto questo sa di russofobia ma se il popolo russo continua a supportare Putin si troveranno nella stessa situazione dei tedeschi all'alba del primo maggio 1945. E già che parliamo di popoli passiamo agli ungheresi che saranno chiamati domenica alle urne. Il regime (chiamarlo così è più che giusto) di Victor Orban non ha applicato nessuna sanzione contro la Russia, provocando dei mal di pancia persino all'interno del gruppo di Visegrad (mica dei boy scout vedi). Ma questo è solo l'ultima di tutta una serie di azioni del governo Orban tese a negare quei diritti che sono alla base della UE. Eh si perché questi fanno pure parte della UE. Speriamo che domenica si riescano ad avere libere elezioni e che queste sanciscano la fine di questo tiranno. Altrimenti avremo un altro popolo su cui interrogarsi.
PS mi rendo conto che rischio l'incitamente all'odio razziale ma sono convinto che i tempi dei se e dei ma siano terminati. Quando dal fioretto si passa al moschetto bisogna decidere da che parte stare, sennò ti sparano addosso da entrambe le parti.

 

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