E' abbastanza vero che il governo Monti ha un immagine un po' troppo sobria ai limiti della ingessatura. Fortunatamente le seconde linee danno un poco di pepe alla compagine. Prima il vacanziere Malinconico ora la rana dalla bocca larga Martone. Antefatto : il suddetto Martone ha affermato che laurearsi dopo i 28 anni e' da sfigati. Apriti cielo ! Apriti cielo de che? Oggi l'universita' ha come obiettivo di far laureare gli studenti in corso e come ho potuto constatare il "percorso" didattico e' molto piu' strutturato rispetto agli anni 80 dove gli studenti erano liberi come bisonti a Yellowstone. Anche perche' se parliamo di 28 anni e oltre parliano di 3 o 4 anni piu' del corso di laurea stesso. Non pensate che un azienda cestini d'ufficio il curriculum di un quasi trentenne? Qualcuno ha infatti detto che l'affermazione era corretta ma insomma la forma no! Eccoci di nuovo con la societa' che rimuove il dolore nessun vuole dire mai le cose come stanno inventando scorciatoie linguistiche (ricordo gli operatori ecologici) o piu' semplicemente sopprimendo l'argomento. Vorrei idealmente rispondere a tutti i commenti piovuti sulle parole di Martone , la maggior parte dei quali proponeva tutta una serie di casi umani: da quelli a cui era morto il pesce rosso durante la tesi a chi era stato centrato da un meteorite. Ora giusta la comprensione umana ma queste persone sono vittime di sfortune che , mi pare, vengano chiamate sfighe soprattutto dai giovani quindi queste persone sono "sfigate". Al di la' dei giochi linguistici ricordo sempre il vecchio adagio "l'eccezione conferma la regola".
PS mi sembra che siamo ancora fermi ai bamboccioni del defunto Padoa Schioppa
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