In realtà il post non è proprio sulla nota azienda di trasporti milanese ma è collegato. Il tutto nasce da un altro post, quello del 22 maggio del blog del Corriere denominato "La città nuova". Ora in questo post il blogger ci racconta una storiella "edificante" che riassumo : alla fermata della metro di Pasteur i controllori fermano un nord africano perché ha cercato di entrare con un biglietto non valido. L'uomo , che ha una gabbia con tre canarini particolare che ha molto eccitato il blogger , si dispera (e già che c'e' insulta pure il controllore ATM) e grida che non ce la fa più e scoppia in lacrime. Allora arrivano una signora che prende subito le difese dell'uomo anzi si mette pure a rompere i maroni ai controllori dicendo che non vedono che l'uomo è disperato e finisce affermando che il biglietto è troppo caro. Ora cara signora non le viene il sospetto che il costo del biglietto comprenda anche le corse non pagate? Non conosco la fermata di Pasteur ma posso assicurare che a Sesto ho visto parecchia gente infilarsi in metro senza pagare! E quindi cosa doveva fare il controllore secondo lei , cara signora, chiudere il famoso occhio sul caso disperato ? Già e allora siamo tutti casi disperati. Un consiglio alla signora , la quale ha pure detto di lavorare nel sociale : la prossima volta paghi lei il biglietto ai casi disperati!
PS ovvio che il rispetto delle regole riguarda tutti nord africani e non , infatti trovo molto "efficace" la scelta del nord africano con i canarini, immaginate la stessa scena con la famigerata casalinga di Voghera
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